domenica 8 dicembre 2013

LOVE is RIGHT: noi c'eravamo! con altre pochissime persone!

Si è svolta ieri a Roma la manifestazione nazionale promossa da Agedo, Arcigay, Arcilesbica, Certi Diritti, Equaliti, Famiglie Arcobaleno e MIT.
Si è voluto rivendicare l'uguaglianza del nostro amore e l'uguaglianza di diritti, chiedendo una legge seria contro l'omofobia, il matrimonio egalitario con conseguente riconoscimento della filiazione, la riscrittura della legge 40 e la possibilità di cambio di sesso anagrafico senza necessità di intervento chirurgico.
Una delegazione di Arcigay 8 Luglio e Arcilesbica L'Altra Venere è scesa in rappresentanza del Trentino. Almeno noi c'eravamo. Orgogliosamente!
La manifestazione ha visto alternarsi sul palco i rappresentanti delle associazioni promotrici e storie di ragazzi, di genitori di omosessuali e di famiglie omogenitoriali.
Azzeccata la conduzione di Vladimir Luxuria e la partecipazione della Gerini.
Toccanti le testimonianze.
Sentiti gli interventi dei nostri rappresentanti, in particolare di Giuseppina La Delfa.
Preoccupante e deludente la PARTECIPAZIONE!
E' mai possibile che non si faccia altro che lamentarsi della mancanza di diritti e delle continue discriminazioni e difficoltà a rendersi visibili e poi, alla prima occasione di farsi sentire veramente, gay, lesbiche e transessuali preferiscano lo shopping natalizio alla rivendicazione del diritto all'amore senza compromessi?!!
E' possibile. E ieri si è visto in tutta la sua drammaticità. Una piazza semideserta per una manifestazione di portata nazionale. Al Gaypride tutti pronti a scendere per le strade a festeggiare e ieri tutti sul divano a guardare Maria De Filippi.
Certo, vent'anni di berlusconismo hanno sopito le coscienze di tutti, anche di gay e lesbiche. Nessuno scende più in piazza per rivendicare niente, troppa fatica mettere in moto neuroni, cuore e restare tre ore in piedi al freddo!
E allora forse è giusto così. Forse la mancanza di diritti ce la meritiamo tutta. L'Italietta che tutto subisce passivamente si merita di restare l'ultima ruota del carro, in un'Europa che ormai corre sul tema dei diritti. 
I miei complimenti vanno alle Famiglie Arcobaleno e ad Agedo, proporzionalmente molto più presenti di Arcigay e Arcilesbica. Le famiglie omogenitoriali sentono quotidianamente sulla loro pelle l'assenza di diritti e quindi c'erano in massa. I genitori di gay e lesbiche sono figli del '68 e delle grandi lotte per i diritti civili e sono abituati a scendere in piazza a rivendicare.
Ma oltre a questioni generazionali e alla mancanza di motivazione, la responsabilità politica della mancata PARTECIPAZIONE non può che essere di chi la manifestazione l'ha pensata e promossa. E qualcuno questa responsabilità dovrà assumersela.
Serve una riflessione politica profonda da parte delle associazioni LGBT su come si vuole portare avanti la rivendicazione dei diritti, su quali strumenti sia più opportuno utilizzare e sulle strategie per riportare le persone alla militanza. 
All'indomani di LOVE is RIGHT rimangono solo due cose: l'orgoglio di esserci stat* e la delusione per il movimento LGBT italiano, incapace di pesare politicamente.

Paolo Zanella